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ARALDICA

IL NOSTRO STEMMA

l'Araldica è la scienza del blasone.
Il blasonare uno stemma secondo i principi dell'araldica, significa descrive uno stemma usando la terminologia propria di questa scienza.
Per blasonare uno stemma si inizia dall'indicare il colore del campo dello scudo, si passa poi ad indicare le figure principali descrivendone il numero, la posizione ed il colore (smalto), quindi le figure secondarie.

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IL LUPO

Il lupo in araldica simboleggia il capitano ardito. Nell'iconografia si rappresenta solitamente passante con la coda pendente. Quando è nella posizione di rampante o quando porta tra le fauci un agnello si definisce rapace. Il colore è abitualmente nero, quando è rosso si tratta, nella maggior parte dei casi, della volpe, la cui rappresentazione è molto simile a quella del lupo. In questo caso l'animale avra' la coda alzata (o se è corrente, distesa). Se presenta un collare, si tratta di un cane.

ATTRIBUTI

Gli attributi possono essere di due tipi, di modifica o di posizione.

Armato, illuminato, lampassato o unghiato di... quando ha rispettivamente i denti, gli occhi, la lingua o le unghie di uno smalto diverso dal resto della figura.

Scorticato se ha la parte superiore del corpo nera e quella inferiore rossa

SMALTI

I “colori” principalmente usati in araldica sono il rosso, l'azzurro, il nero ed il verde. Poi vi sono il colore porpora ed il colore carnagione, nonché il colore naturale della figura che si rappresenta nello scudo. Oltre ai colori vi sono due “metalli”: l'oro e l'argento; e due “pellicce”: l'armellino ed il vaio.

•    ARGENTO: con l'oro è uno dei due metalli usati in araldica. Negli stemmi disegnati in bianco e nero, si indica lasciando in bianco il campo. In araldica sostituisce il bianco in quanto più splendente. Simboleggia la purezza, l'innocenza, la giustizia e l'amicizia.
•    ARMELLINO o ERMELLINO: trattasi di una pelliccia bianca, rappresentata in araldica con l'argento, sulla quale si dispongono in modo simmetrico le code nere di questo animale, simili a piccolo fiocchi. E' la più nobile delle pellicce; per il suo candore fu usata per foderare i mantelli di Re e Principi ed è quindi simbolo di origini principesche, di purezza, di incorruttibilità.
•    AZZURRO: si indica con linee orizzontali e, essendo il colore del cielo, rappresenta la gloria, la virtù e la fermezza incorruttibile.
•    BIANCO: in araldica questo colore è sostituito dall'argento, ma alcune figure possono essere rappresentate in bianco.
•    GIALLO: vedi ORO.
•    NERO: si indica con linee verticali e orizzontali sovrapposte. Rappresenta il dolore, il lutto per la morte di un qualche illustre personaggio della famiglia, oppure la dedizione al Principe fino alla morte.
•    ORO: è il metallo più nobile. Si indica punteggiando il campo dello scudo o le figure così colorate. E' simbolo di ricchezza, comando, potenza.
•    PORPORA: o violaceo, si indica con linee diagonali, da sinistra a destra. Rappresenta dignità regia.
•    ROSSO: si rappresenta con linee verticali e, richiamandosi al sangue versato in battaglia, rappresenta il valore, l'audacia, la nobiltà ed il dominio.
•    VERDE: si indica con linee diagonali, da destra a sinistra, ed è simbolo della vittoria, dell'onore, dell'abbondanza.

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«È cattiva Araldica mettere Colore su Colore o Metallo su Metallo.»

Gli scudi, gli elmi e le corone

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  • Lo scudo dello stemma è il fondo su cui si disegnano le pezze araldiche

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Inizialmente gli scudi araldici non facevano altro che riprendere i modelli usati in guerra o nei tornei, ma nei secoli, scomparsa la sua necessità sul campo di battaglia per l'avvento delle armi da fuoco, lo scudo araldico ha acquisito forme diversissime, soprattutto a partire dal XVI secolo.

Nella figura seguente possiamo osservare alcune delle forme di scudo più diffuse, cui sono associate l'epoca e la nazione d'origine.

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  • Gli elmi si pongono sopra lo scudo e rappresentano il grado nobiliare per il tramite della loro forma, colore e  posizione, mentre non sono indizi di dignità la superficie rabescata, le bordature o cordonature dorate o argentate. Essi si trovano in araldica in molte fogge, come ricordo della cavalleria e delle imprese militari. “Molte fogge di elmi furono usate nel medio evo, fra le quali: la celata caschetto assai leggero da cavaliere, il morione usato dai fanti, il bacinetto casco senza visiera, il pentolare, ecc.” L'uso dell'elmo è consentito anche alle famiglie di cittadinanza, cioè alle famiglie che, senza essere nobili, hanno diritto a portare uno stemma: questi sono rappresentati “di acciaio brunito”

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Le corone, a seconda della loro foggia, identificano

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  • Principe

  • Duca

  • Marchese

  • Conti

  • Barone

  • Patrizio

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Il dizionario Araldico tratta questo tema molto più approfonditamente e con regole, espresse in articoli, a riguardo al grado di Nobiltà e al grado ereditario.

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